Innumerevoli tentativi di imitazione by Andrea Ciresola

Innumerevoli tentativi di imitazione by Andrea Ciresola

autore:Andrea Ciresola [Ciresola, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Mystery & Detective, General
ISBN: 9791259791412
Google: 9mwA0AEACAAJ
editore: People
pubblicato: 2023-06-15T09:32:17+00:00


«Ti porto al cinema, Zileri.»

«Adesso?»

«E sbrigati che fra un po’ comincia, non vorrai perderti l’inizio: è spettacolare!»

«Ma perché? Non ho tempo per il cinema, devo lavorare.»

«Ma questo è lavoro, vedrai!»

È stato così risoluto che non ho saputo controbattere. Ho obbedito, non fa mai nulla per caso. Ora è davanti a me, con un passo da bersagliere. La fantascienza non la sopporto, ho sentito parlare di questo film, ma di certo non sarei andato a vederlo.

Siamo in piazza Vetra, dove c’è l’Alcione, un vecchio teatro che adesso manda film.

«Entriamo, dai.»

«Cosa ci facciamo qui, Mellone?»

«Sssst…»

Lo schermo è tutto nero da un paio di minuti.

«Ma quando inizia?» gli chiedo.

«Zileri, è già iniziato. Stai in silenzio… Questo è il Nulla prima dell’Universo.»

«Silenzio, per cortesia!» dice uno, quattro file dietro. Faccio per alzarmi e mandare Mellone a quel paese, ma lui mi blocca un braccio, mette l’indice davanti al naso per farmi stare zitto e poi indica lo schermo. Per me il film inizia adesso, ma quale cazzo di “Nulla prima dell’universo”.

Sale la musica, una scimmia guarda un osso e il sole incrocia un parallelepipedo nero. Il grande schermo scuro per molti minuti viene invaso dalla musica, dai colori, dalla violenza della scimmia. Ci guardiamo tutto il film, di cui capisco poco o nulla, mentre Mellone sembra in trance. Una volta fuori gli chiedo se l’aveva già visto.

«Sette volte.»

«Sette?»

«Questa è l’ottava.»

«Guarda, Dario, te lo dico da amico: fatti curare, perché guardare otto volte questo film è da malati.»

Risponde che Psyco l’ha visto dieci, forse undici volte. «Ma sai, quello è del Maestro!»

«E fra maestri ci si intende, vero, Mellone?» e gli faccio il verso di Rosa, l’artista che lo chiama sempre così.

«Cretino! Riguardare i film ti fa scoprire molte cose, e una ci serve proprio adesso.»

Non lo seguo, sono ore che cerco di capire. Il suo cervello funziona in modo diverso, ne sono sicuro. È come quello delle sue figure nei quadri: pieno di meccanismi, rotelle, ingranaggi.

Finalmente siamo fuori, cominciavo a soffocare.

«Cos’hai visto all’inizio del film?» mi chiede.

«Quello che tu chiami “il Nulla prima dell’Universo”, ma per me erano cinque minuti di buio, punto e basta.»

«E dopo?»

«Una scimmia, una scimmia che ha capito che con un osso può colpire un animale. Insomma, ha inventato l’arma.»

Penso alla mia pistola ad aria compressa per la seconda volta nella stessa giornata.

«Perfetto, ma hai visto cosa succede quando lancia in aria l’osso dopo aver colpito?»

«Boh, dopo che ha lanciato l’osso in aria la scena cambia e siamo ai giorni nostri. Un cielo, un’astronave, musica classica. Non ci ho capito nulla.»

«Lascia stare, se vuoi un giorno te lo spiego. Il fatto che ci interessa è che la scimmia colpisce l’animale con un femore e la scena si conclude con la stessa scimmia che scaglia in aria l’osso, che però non è un femore… è una tibia!»

«Ma ne sei sicuro?»

«Se vuoi torniamo dentro a vederlo!»

«Per carità, Mellone, diciamo che mi fido, ma cosa c’entra con noi? Io, te, le vittime assassinate, le indagini… Hai presente quelle cose di tutti i giorni



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